ピランデルロの「哲学」をめぐって

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  • La "filosofia" di Pirandello
  • ピランデルロ ノ テツガク オ メグッテ

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抄録

La riforma teatrale attuata da Pirandello soprattutto con il suo capolavoro "Sei personaggi in cerca d'autore" e strettamente e organicamente legata alla sua concezione del mondo ed e quindi imprescindibile dalla tensione meditativa che si era andata formando nel drammaturgo negli anni precedenti. Si e discusso finora molto della filosofia pirandelliana, del cosiddetto "pirandellismo". Ma l'elemento riflessivo nella sua arte e stato da un lato accettato in modo negativo come "cerebralismo" che impedisce, come insisteva nel dire Croce, la nascita o lo svolgimento della pura poesia, e dall'altro lato e stato schematizzato astrattamente come antinomia tra la vita e la forma, teoria che si deve al critico Tilgher. Questo articolo si propone di esaminare due punti : individuare il concetto base del teatro pirandelliano attraverso la ricostruzione della sua Weltanschauung ricorrendo fra l'altro al suo saggio principale "L'umorismo" ; affermare che la riflessione pirandelliana e da considerare sempre nell'ambito della letteratura, cioe come un intervento critico nella creazione artistica. Il nucleo del concetto esistenziale ne "L'umorismo" si costituisce nella consapevolezza dell'illusorieta della realta apparente e nella disgregazione tragica dell'io ottocentesco-razionalistico. E qui e gia implicito il rapporto dialettico tra la realta e la finzione, la verita umana e la maschera esteriore, rapporto che approda o anzi trova lo sbocco naturale nella rappresentazione teatrale la cui essenza consiste nella dialettica palcoscenico-vita, personaggiopersona. Lo sdoppiamento umoristico rifiuta l'immedesimazione-illusione su cui si basava la drammaturgia naturalistica, vale a dire, costringe il pubblico a verificare la funzione illusoria del teatro invece di invitarlo a partecipare emotivamente alla rappresentazione scenica, e l'attore a vedere se stesso e quindi a distinguere se stesso dal personaggio nell'atto della recitazione. Quello che sta alla base del teatro pirandelliano e "la finzione consapevole" che, anticipando il teatro epico di Brecht e il teatro assurdo di Beckett e Ionesco, da l'avvio alla rivoluzione del teatro contemporaneo. Dunque, la rivoluzione pirandelliana e da attribuire piu sostanzialmente alla propria visione del mondo e degli uomini piuttosto che alla nuova tecnica espressiva scenica. Tuttavia si deve sempre tener presente che la sua riflessione non e motivata dall'esigenza filosofica e ideologica, bensi dalla sua sofferenza esistenziale della vita. Egli rappresento la crisi e il fallimento del razionalismo europeo nelle figure concrete dei personaggi invece di risolverli sul piano metafisico e teoretico. La smania ragionativa che scaturisce da quasi tutti i personaggi pirandelliani deriva dalla sofferenza del vivere, e ragionare e per cosi dire la passionecondanna dell'esistenza umana. Il conflitto inconsolabile in cui sono imprigionati i personaggi non si presenta in astratto, come un problema da risolvere sul piano filosofico, ma e "la stessa tragica alternativa di Hamlet". Si potrebbe dire che la tragedia pirandelliana nasce appunto dal suo rifiuto di ogni soluzione filosofica, e il motivo fondamentale della problematica pirandelliana dovrebbe essere rintracciato nello scetticismo e nel pessimismo -i germi dei quali si possono scorgere gia nei frammenti di poesie scritte dal Pirandello quindicenne-che perdurano in tutta la sua attivita letteraria e teatrale.

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